Conferenza 10 febbraio 2024 JIN JIYAN AZADÎ: Una filosofia di trasformazione della vita

IL 10 FEBBRAIO PRESSO LA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA – UNIVERSITÀ ROMA TRE – VIA OSTIENSE 159 si terrà la conferenza:

JIN JIYAN AZADÎ: Una filosofia di trasformazione della vita

Le donne curde stanno attirando l’attenzione di molti ambienti in quanto partecipanti e leader attive nella lotta del movimento curdo per la libertà, che dura da quasi mezzo secolo, e nella trasformazione sociale a cui hanno contribuito negli ultimi due decenni.

Questa leadership nella lotta di liberazione è dovuta principalmente ai loro sforzi per trasformare una società dominata dagli uomini. Lo slogan Jin Jiyan Azadî, di cui si è molto sentito parlare nell’ultimo anno per via delle rivolte in Iran e nel Rojhilat Kurdistan, è come una sintesi di questa lunga marcia. Non si tratta solo di uno slogan, ma di una chiave per risolvere definitivamente problemi sociali che sono diventati un vicolo cieco in termini filosofici, ideologici e pratici.

Nella nostra conferenza ci concentreremo sui principali fattori che hanno permesso loro di assumere questo ruolo chiave, sul livello unico di organizzazione che le donne curde hanno raggiunto in quasi tutti i settori della vita e sui risultati pratici che hanno ottenuto.

Un altro obiettivo della conferenza è spiegare la dialettica, il rapporto e la relazione sociale tra il leader curdo Apo e le donne curde, che capovolge aspettative e percezioni, fornendo una corretta comprensione del suo contributo sulla questione della liberazione della donna solitamente trattata come di secondo piano, ponendola al centro di tutti i problemi.

Ci sarà anche una presa di posizione politica contro l’usurpazione dei diritti di un prigioniero politico che si trova nel carcere chiuso di Imrali da 24 anni e da 34 mesi è tenuto in profondo isolamento senza alcun collegamento con il mondo esterno.

La conferenza, organizzata da Jineolojî Center, TJK-E, Rete Jin Italia, Comitato italiano di Jineolojî, NUdM, Collettivo Marielle, riunirà accademiche e attiviste italiane e curde di diversa provenienza professionale.

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